Carlo Smuraglia sulla mancata adesione alla Manifestazione del 12 Ottobre per la Costituzione “La via Maestra”

Carlo Smuraglia sulla mancata adesione alla Manifestazione del 12 Ottobre per la Costituzione “La via Maestra”

Ulteriori precisazioni di Carlo Smuraglia sulla mancata adesione alla Manifestazione del 12 Ottobre per la Costituzione “La via Maestra”

Manifestazione del 12 ottobre: tengo solo a ribadire che la Segreteria nazionale ha deciso a seguito di due sedute, in cui c’è stato un ampio e libero confronto; e soprattutto che essa si è ispirata, nel decidere, esclusivamente all’interesse dell’ANPI ed alla salvaguardia della sua natura e della sua identità. Rilevo che in molti di coloro che manifestano dissenso, ricorre un’affermazione singolare: che avremmo così deciso, per appoggiare o sorreggere il PD. Ho detto singolare, oltreché offensiva per l’immagine di autonomia e indipendenza che conserviamo gelosamente, nei confronti di chiunque, perché tutto ciò che abbiamo detto col documento del 18 maggio, affermato a Bologna il 2 giugno, sostenuto con le nostre iniziative, e su questa stessa news, va in una direzione assolutamente contraria a quella che i gruppi del PD hanno assunto in Parlamento, a riguardo delle riforme costituzionali, approvando nozioni e progetti di legge, come quello costituzionale che modifica l’art. 138.

La Segreteria nazionale, com’è noto, ha deciso di non aderire alla manifestazione, a Roma, del 12 ottobre, con un’ampia e diffusa motivazione, che diversi (che hanno subito dissentito) mostrano di non avere neppure letto fino in fondo.

Il dissenso è, ovviamente, legittimo, ma deve essere esposto in modo corretto e rispettoso.
In alcuni casi, non è stato così e me ne rammarico. Con tutti quelli che hanno dissentito in modo corretto, si è aperto un confronto molto libero; ho cercato, benché a casa, indisposto, di rispondere a tutti o quasi tutti quelli che hanno scritto o manifestato riserve. Non mi pare il caso di dare preciso atto, come potrei, di tutte le manifestazioni di consenso che ci sono state e di cui ringrazio gli autori. Una discussione è sempre proficua, in un’Associazione pluralista come la nostra. Tant’è che essa avrà modo di svolgersi anche nell’organismo nazionale che, peraltro, si potrà tenere solo a manifestazione avvenuta. Ma servirà, comunque, per il futuro e per chiarirci, tutti, le idee. Non aggiungo altro. Tengo solo a ribadire che la Segreteria nazionale ha deciso a seguito di due sedute, in cui c’è stato un ampio e libero confronto; e soprattutto che essa si è ispirata, nel decidere, esclusivamente all’interesse dell’ANPI ed alla salvaguardia della sua natura e della sua identità.

Tutto questo, in piena autonomia di pensiero, perché non siamo condizionati da nessuno e tanto meno dalle idee personali di ciascuno di noi; quando agiamo per l’ANPI ogni altra considerazione, ogni altra personale convinzione, vengono meno o passano in seconda linea.
Siamo qui perché l’ANPI, continui ad essere quella che è sempre stata, con le sue tradizioni, il suo orgoglio, la sua libertà ed autonomia. Quello che è certo, è che l’ANPI è pluralista, e 5 dunque si discute; ma non con chi dissente insultando e formulando accuse incredibili. Per costoro, in questa Associazione, non c’è, e non ci può essere spazio.

Per concludere, desidero ribadire due punti essenziali, già per altro deducibili con chiarezza dal Comunicato della Segreteria , che non tutti mostrano di aver letto fino in fondo.

Il primo è che non solo non abbiamo rotto con nessuno, anzi abbiamo proposto formalmente che l’Associazione “ Salviamo la Costituzione” promuova, al più presto, un incontro fra tutte le Associazioni interessate, per decidere insieme come continuare il cammino avviato con la manifestazione del 2 giugno, a Bologna, e proseguito in varie forme, nei mesi successivi.
Confido che l’invito sarà accolto; in ogni caso, assumeremo le iniziative necessarie, anche nella nuova situazione che si sta verificando in Parlamento.

Il secondo è che, in molti di coloro che manifestano dissenso, ricorre un’affermazione singolare: che avremmo così deciso, per appoggiare o sorreggere il PD. Ho detto singolare, oltreché offensiva per l’immagine di autonomia e indipendenza che conserviamo gelosamente, nei confronti di chiunque, perché tutto ciò che abbiamo detto col documento del 18 maggio, affermato a Bologna il 2 giugno, sostenuto con le nostre iniziative, e su questa stessa news, va in una direzione assolutamente contraria a quella che i gruppi del PD hanno assunto in Parlamento, a riguardo delle riforme costituzionali, approvando nozioni e progetti di legge, come quello costituzionale che modifica l’art. 138.
Tant’è: quando non si hanno argomenti, si ricorre alle offese ed alle accuse più volgari,
anche se ne è evidente l’assoluta inconsistenza.

Carlo Smuraglia da Anpi News n° 90 del 1 – 8 Ottobre 2013

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