valori ed obiettivi

L’ Associazione Nazionale Partigiani d’ Italia, che tutti gli anni, dal 1945, celebra la ricorrenza del 25 Aprile in tutto il territorio nazionale, si pone oggi come obiettivo prioritario tra i suoi compiti istituzionali quello, indifferibile, della difesa della Costituzione Repubblicana e dei valori e principì politici e morali che ne informano tutto il suo impianto.

Non sono parole vane: quando si parla di vivere civile, di diritti-doveri (inseparabili tra loro), di solidarietà umana e politica, di uguaglianza, di certezza del Diritto, di norme unificatrici univoche e condivisibili, riconosciute ed accettate da tutti gli attori in campo (i Cittadini sovrani), si parla e ci si riferisce alla Costituzione Italiana nata dalla Resistenza ed appunto, ai valori che essa portò in dote nella Carta.

Valori intramontabili, non soggetti a revisioni di comodo ed “aggiustamenti” di parte, che però oggi possono confluire in un progetto più ampio ed aggiornato dopo 60 anni dalla loro istituzionalizzazione, quando ampia fosse la convergenza sulle eventuali modifiche che si ritenessero necessarie. Ma con lo scopo preciso di rendere la Carta semplicemente più fruibile dai Cittadini di quanto non lo sia stata finora. Perché è innegabile che se ci sono stati in Essa difetti, questi vi sono stati indotti da cause esterne alla Carta stessa, non applicandone interamente i dettati ed i principi ivi contenuti.

Una celebrazione asettica della Resistenza, come mera rimembranza di un periodo epico della nostra Storia, da rinnovare solo come Memoria, è ciò che meno serve alla causa dell’attualità della Costituzione, che compie quest’anno 60 anni.

Si tratta invece di rilanciare l’idea di come questa Costituzione sia una “dote” degli Italiani fin dal loro primo nascere, di una loro “seconda pelle” di cui avere cura sempre, badando ad evitare estemporanei “maquillage” che ne deturperebbero l’intima bellezza e la solida struttura.

Si tratta di divulgarne i significati, ed il loro inscindibile nesso con la Resistenza, tra i Cittadini, nelle scuole, ovunque vi siano comunità di uomini e di donne che nella Costituzione si riconoscono e dalla quale possono trarre l’orgoglio di appartenenza ad una identità che va salvaguardata ma aperta al mondo che ci circonda, e non nascosta in facili egoismi nazionalistici e meno che mai in pericolosi arroccamenti territoriali.

Si tratta di renderla meno “lontana” da coloro ai quali si rivolge e per i quali è stata redatta, con grande ed ineguagliabile lungimiranza dai suoi Padri fondatori: si tratta di viverla e farla vivere nei fatti di ogni giorno, nella stesura di leggi che da Essa traggono linfa, e che ad Essa si ispirano. E’ utopia o semplicemente buon senso?Noi crediamo ovviamente che sia buon senso, accompagnato da una forte volontà che accomuni tutti gli “uomini di buona volontà” che si ispirano ai valori prima espressi.

Ed è per questo che l’ ANPI rivolge, in occasione del 60.mo Anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione , un appello alle forze politiche – che si riconoscono nei principi e nei valori della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza- , affinché i deputati e i senatori eletti nelle ultime consultazioni elettorali, presentino al più presto in Parlamento una proposta di legge ed operino per la sua approvazione affinché, in modo analogo a quanto avviene in quasi tutti i paesi democratici, renda obbligatoria, vincolante ed operativa in tutte le scuole italiane l’insegnamento della Costituzione e del suo processo fondativo.

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