Incontro con Pietro Ichino
Incontro con il Prof. Sen. Pietro Ichino del 10 Febbraio 2012 nella sede ACLI di Gallarate.
Non entrando nel merito dell’incontro, durante il quale il Prof. Ichino ha cercato di illustrare in modo ampio le ragioni che sottendono la necessità di una complessiva riforma del mercato del lavoro, lasciando poco spazio al dibattito con il pubblico presente, a parte alcuni interventi per così dire “istituzionali”, che il moderatore si affannava a limitare nei tempi blindati concessi ad ognuno, la riunione si è conclusa con un esempio che il Professore ha voluto sottoporre all’attenzione dell’uditorio, ormai visibilmente stanco e “provato”…
Il Prof. Ichino ha raccontato che agli investitori stranieri, alla fin dei conti, interessa una cosa molto semplice: dopo avere a lungo parlato dell’Art. 18 e dei lacci e lacciuoli che esso rappresenterebbe per un più deciso e proficuo “impegno” delle aziende in Italia, in conseguenza di una legislazione complessa, lunga, farraginosa che ivi incontrerebbero nel momento in cui decidessero di “licenziare per motivi economici”, quanto loro “costerebbe” nei fatti, a modifiche e/o cancellazione avvenuta dell’Art. 18, il licenziamento stesso…
E’ quindi da presumere che il problema vero è sempre lo stesso: facilità ed economicità nel licenziare, e che tutto il resto, a questo punto, sono bufale buone per i puri di spirito…
Ma la ciliegina sulla torta, ad inizio dell’incontro, anche se fuori tema e fuori dal contesto dell’incontro, ce l’ha messa il buon Angelo Protasoni, quando ha dato annuncio dell’iniziativa ancora in corso d’opera “Cittadinanza e Costituzione” che, a suo dire, sarebbe il prodotto della mobilitazione delle Associazioni Mazziniana, Circolo Garibaldi, Circolo L’Incontro.
Orbene, un po’ di propaganda non guasta, ma in questo modo è offensivo per coloro che DAVVERO SI SONO SPESI PER LA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE.
Ricapitolando, mi sono rivolto allo stesso Protasoni con le seguenti note:
L’Anpi, affinchè anche tu lo sappia, sui dieci incontri programmati, fornisce ben SEI RELATORI distribuiti in cinque incontri, e si è preoccupata di sostituirel’unica Relatrice di area Mazziniana, la Prof.ssa Cristina Vernizzi, che a causa delle contingenti avverse condizioni climatiche non ha potuto partecipare all’incontro con lei programmato. La Prof.ssa Vernizzi è stata sostituita dall’Avv. Tatiana Bruna Ruperto (Anpi), che ha egregiamente svolto il tema frettolosamente assegnatole.
Oltre l’Avv. Ruperto, per l’Anpi ha già partecipato il Prof. Enzo Laforgia, e prossimamente parteciperanno, sempre per conto dell’Anpi (della quale tu ti sei incredibilmente ? dimenticato), la Dr.ssa Ilaria Mascella e il Pres. Prov.le dell’Anpi Angelo Chiesa (13 Febbr.), il Prof. Avv. Riccardo Conte (20 Febbr.), il Dr. Antonio Pizzinato della Direz. Naz. Anpi e Pres. Onor. Anpi Lombardia (12 Marzo).
Certamente, insieme ad un lungo elenco che ti risparmio ma che puoi visionare sulle brochure stampate per l’occasione, vi è L’ADESIONE meritoria dei Circoli Garibaldi e L’Incontro che hai voluto, bontà tua, citare durante l’annuncio.
Ed a proposito della locandina e delle brochure predisposte, ti comunico per tua informazione (della quale evidentemente sei carente) che le stesse sono state elaborate e prodotte dall’ANPI, e non da altri.
Questo è quanto.
Ritengo pertanto una grave scorrettezza ed una operazione propagandistica di basso profilo l’aver esaltato Organizzazioni che dell’evento in essere sono, nei fatti, semplici spettatori, e non veri Comprimari e quindi protagonisti, come è invece il caso dell’ANPI.
p. Anpi Gallarate e Anpi Prov.le Varese
M. Mascella
Gallarate, 11 Febbraio 2012
Ricevo e volentieri divulgo
Caro Mascella,
sono veramente desolato per l’equivoco e per il tuo conseguente disappunto.
Fortunatamente, come sempre, tengo una copia scritta dei miei interventi quando non sono estemporanei e te la consegnerò quando ci vedremo.
Come vedrai, all’interno di un discorso abbastanza lungo e articolato e che verteva su tutt’altre questioni (quelle relative al tema dell’incontro) io mi sono solo permesso di accennare alla partecipazione (partecipazione, non certo organizzazione o, addirittura, come tu dici d’aver io detto, “come protagoniste basilari dello stesso”) delle tre associazioni alla meritoria iniziativa che tu citi e che ha visto il concorso di molti, insieme all’ANPI, a partire dalle scuole e dalla stessa amministrazione comunale.
Ho anche citato altre precedenti iniziative organizzate dalle stesse associazioni, ogni volta con il maggior coinvolgimento di una rispetto alle altre: ho sottolineato, per esempio, come l’excursus storico – politico sui 150 dell’Unità d’Italia, sviluppato con diverse conferenze, sia stato prevalentemente ideato e realizzato con l’impegno del Circolo Garibaldi, pur con altri contributi fra i quali quello della stessa ANPI.
Devo dirti che mi sembra veramente triste che, dopo una serata così partecipata e ricca di spunti, l’unico tuo commento sia stato questo.
Come ben sai io, con te e con tanti altri, lavoro da anni per tenere legate quanto più possibile tutte le forze culturali e politiche dell’area di centro sinistra: e abbiamo portato a casa insieme (insieme, sottolineo) una lunga serie di risultati positivi che si sono tradotti in un reale cambiamento dell’aria che si respira nella nostra città.
Se ho sbagliato me ne scuso.
Assolutamente lontana da me, in ogni caso, ogni volontà di attribuire alle tre associazioni (alle quali per altro, come ben sai, sto dando un apporto ben misero a causa degli impegni amministrativi che mi sono stati assegnati) un ruolo o dei meriti che a loro non competono.
D’altra parte è normale che, su temi di politica amministrativa o più squisitamente culturali, queste associazioni abbiano un ruolo e un impegno diversi rispetto a quelli della Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Ti rinnovo le mie scuse, se non altro per aver creato un fraintendimento assolutamente involontario.
Pensiamo al futuro, a partire dalla commemorazione che nonostante gli auspici di tutti noi quest’anno non è stata realizzata in memoria di Clara Pirani Cardosi in occasione della Giornata della Memoria e in coincidenza con le celebrazioni del 50° del nostro Liceo.
Probabilmente, in quella fase organizzativa è mancato qualche collegamento fra l’ANPI, le associazioni e il Liceo ma sicuramente sapremo rimediare, tutti insieme, in occasione dell’anniversario del triste evento nel prossimo mese di maggio.
Come ben sai, per quanto mi sono speso per mantenere vivo questo ricordo – sempre insieme all’ANPI, non farò mancare neanche quest’anno il mio fattivo contributo, se vorrete coinvolgermi.
Ti prego, nel segno dell’amicizia che contraddistingue i nostri rapporti, di inoltrare questa mia precisazione anche alla mailing alla quale hai inviato la tua nota.
Un fraterno saluto
Angelo Bruno Protasoni
Sono pressoché certo che la tua non voleva essere una volontaria esclusione nei confronti dell’Anpi, ma non ho potuto fare a meno di rilevarla. Nei documenti conclusivi dell’ultimo Congresso Nazionale dell’Anpi è espressa in maniera preminente la necessità politica che l’Associazione faccia “rete” con tutte le altre Associazioni democratiche che con l’Anpi condividono i valori fondamentali racchiusi nella Costituzione: ed è quello che personalmente mi sforzo di fare, tra molte difficoltà, non ultime quelle derivanti da limiti oggettivamente imposti da quelli personali, innanzi tutto, e poi da mille altri…
Aggiungasi che l’Anpi non è una organizzazione elitaria, ma fatta da uomini e donne di estrazione diversa, soprattutto da lavoratori, studenti, precari, ecc. ecc., dei quali io mi sento responsabilmente rappresentante (forse immeritatamente).
Con ciò voglio dire che se non hai pronunciato esattamente la frase “come protagoniste basilari dello stesso”, se ne deduceva comunque quel significato, anche se credo nella tua buona fede, conoscendoti come persona seria e stimata. D’altronde, non avendo citato l’Anpi, chi, se non il sottoscritto, poteva rilevare tale omissione?
Stima che questo episodio non scalfisce.
Fraterni saluti
M. Mascella
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