Proposta al Comune di Gallarate per assunzione delibera antifascista ed antirazzista.

Proposta al Comune di Gallarate per assunzione delibera antifascista ed antirazzista.

 

Sig. Presidente Consiglio Comunale Città di Gallarate

Dr. Marco Casillo

Sig. Sindaco Città di Gallarate

Ing. Edoardo Guenzani

Sigg.i Capi Gruppo Consiglio Comunale

Città di Gallarate

Sigg.i Consiglieri tutti Consiglio Comunale di Gallarate

 

Oggetto: Assunzione delibera antifascista ed antirazzista.

Egr. Sig. Pres. Cons. Comunale, Egr. Sig. Sindaco, Eggr. Sigg.i Capi Gruppo, Eggr. Sigg.i Consiglieri,

i recenti fatti che hanno visto anche nella nostra provincia il manifestarsi di sciagurate espressioni di razzismo e xenofobia, nonché di aperti e criminali atteggiamenti inneggianti al fascismo e nazismo, ci allarmano e destano fondate e motivate preoccupazioni per l’insorgere sempre più diffuso di comportamenti che non possono né debbono passare inosservati, né tantomeno ignorati, soprattutto dalle Istituzioni democratiche di ogni livello, primi fra tutte perciò i Comuni.

Il riferimento è ad una lunga teoria di episodi di cui sarebbe persino ardua una puntuale elencazione (è comunque facilmente reperibile sul web), ma che per estrema sintesi possiamo ricordare partendo dall’aggressione al deportato Angioletto Castiglioni avvenuta a Busto Arsizio nel settembre 2007, alle targhe littorie nel cimitero di Cassano Magnago del novembre 2008, alla cena fascista di Cittiglio dell’ottobre 2012 ed ai cori razzisti nello stadio bustese del gennaio 2013 contro un giocatore di colore della squadra ospite per una partita “amichevole”, partita sospesa dal giusto ritiro di entrambe le società dal terreno di gioco per protesta contro la violenza razzista manifestata. Quest’ultimo episodio ha avuto risonanza nazionale ed internazionale, coinvolgendo persino l’ONU, che conferirà al calciatore oggetto di insulti un significativo riconoscimento.

Anche Gallarate è stata teatro, in un recente passato, di episodi di intolleranza razzista e xenofoba (ricordiamo qui la virulenza dell’opposizione artatamente concertata contro la benemerita iniziativa di accoglienza della Parrocchia di Arnate in occasione del Ramadan del Settembre 2008, l’aggressione in un Circolo operaio a Sciarè nell’ottobre 2010) accompagnata quasi sempre da feticci riconducibili al nazifascismo, e da altri che non ci soffermiamo ad elencare.

Premessa questa, che si concretizza con l’invito a questo Consiglio Comunale a fare propria una deliberadai contenuti antifascisti e antirazzisti che in forma esplicativa si allega alla presente, e che riveste particolare importanza proprio in prospettiva dell’istituendo Registro delle Associazioni, quale momento fondamentale di aggregazione e di interscambio culturale all’insegna dei principi e valori fissati dalla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza e dalla Lotta di Liberazione, principi e valori ai quali tutti hanno l’obbligo civile e sociale di uniformarsi, a cominciare, appunto, dalle Istituzioni democratiche che di Essa sono le principali espressioni.

La delibera che si allega alla presente e che il Direttivo della sezione A.N.P.I. di Gallarate, assumendola all’unanimità, si augura venga adottata dal Consiglio Comunale di Gallarate, intende così essere espressione della volontà cittadina di marcare la propria vocazione contro la violenza di ogni tipo e da ogni direzione provenga, senza nessuna distinzione, ma ben attenta e vigile, avversa al manifestarsi di atteggiamenti singoli e collettivi che in qualsiasi modo rievochino un triste ed oscuro passato.

Cordiali saluti

p. il Direttivo sez. ANPI Gallarate

il Presidente

M. Mascella

Gallarate, 19 Gennaio 2013

All. n° 1

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Consiglio Comunale di Gallarate

considerato

  • che in tutta Italia si sono moltiplicate manifestazioni di apologia del passato regime e che in molte città vi sono state aggressioni di chiaro stampo neofascista e neonazista;
  • che in molte di queste manifestazioni ed aggressioni alle motivazioni politiche si sono unite motivazioni razziali, razziste e sessiste;

ritenuto

  • che non sia tollerabile che lo Stato, attraverso i suoi organi operativi, non agisca per impedire la riorganizzazione di gruppi neofascisti e neonazisti, vietandone le manifestazioni apologetiche e mettendo in atto il necessario controllo per prevenirne le aggressioni a danni di altri cittadini;
  • che non sia tollerabile che lo Stato, attraverso i suoi organi operativi, non agisca per contrastare l’uso del web da parte di simili organizzazioni;
  • che anche le istituzioni pubbliche, quali gli Enti Locali, debbano impegnarsi nel contrasto politico e culturale all’ideologia nazifascista ed alle iniziative che ad essa si ispirano,

delibera

  1. di invitare il Governo della Repubblica a dare indicazione ai competenti settori della Pubblica Amministrazione affinché applichino sempre quanto previsto dalle leggi in vigore e dalle disposizioni costituzionali, sia nel caso del contrasto che del giudizio su manifestazioni e comportamenti di matrice nazifascista;
  2. di invitare il Governo della Repubblica a procedere alla ratifica del Protocollo addizionale alla Convenzione di Budapest (*), relativo agli atti di natura razzista e xenofoba, promosso dal Consiglio d’Europa per un migliore coordinamento delle polizie per la prevenzione e repressione dei crimini informatici, con specifico riferimento alle varie forme di antisemitismo e razzismo;
  3. di invitare il Governo della Repubblica a dare indicazione ai competenti settori della Pubblica Istruzione affinché nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e/o convenzionate e/o riconosciute siano operati i necessari interventi formativi per far vivere nelle giovani coscienze i valori antifascisti della nostra Carta Costituzionale, erudendo su quanto accaduto nel secolo appena trascorso, fra il 1922 ed il 1945;
  4. 4. di dare mandato alla Giunta di mettere in atto quanto di propria competenza affinché nel territorio del Comune di Gallarate non abbiano a svolgersi manifestazioni di stampo neonazista e/o neofascista, né in luoghi pubblici né in locali privati ma aperti al pubblico;
  5. 5. di dare mandato alla Giunta, in caso di episodi di intimidazione e/o aggressione riconducibili a motivazioni “politiche”, razziste, sessiste, di costituirsi parte civile in solidarietà alle vittime;
  6. 6. di dare mandato alla Giunta di introdurre, fra i criteri che portano Associazioni private ad essere riconosciute e/o a ricevere agevolazioni e contributi pubblici, il criterio della adesione ai valori della Carta Costituzionale della nostra Repubblica.

(*) Vedi: http://www.conventions.coe.int/Treaty/Commun/ChercheSig.asp?T=189&CM=8&DF=&CL=ITA

presentato al protocollo il 22 Gennaio 2013

postato il 24 Gennaio 2013

 

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